Gabbiani, inizia il periodo riproduttivo. Provvedimenti da adottare

13 nov 2019

 

Nella popolazione di gabbiani reali della capitale si iniziano a riconoscere i primi corteggiamenti; sono le avvisaglie della prossima stagione degli amori che darà vita a nuove coppie. Queste si metteranno già tra gennaio e febbraio alla ricerca di uno spazio idoneo per nidificare, mentre le coppie già consolidate possono aver occupato il sito già da ottobre – novembre.

 

I siti vanno dal Ponte Rotto vicino all’Isola Tiberina, dove nidificano ormai da anni, e che forse è il più simile ad una scogliera (loro sito naturale), ai cornicioni di monumenti e di palazzi antichi, a tetti, comignoli, abbaini, ma anche ormai, col continuo incremento della popolazione, ai terrazzi e balconi di normali palazzi moderni. Negli ultimi tempi hanno iniziato a nidificare anche a terra.

Si consiglia a chi possiede simili spazi esterni di dotarli, se possibile, di protezioni (reti, grigliati, piante alte) che creino un "effetto barriera", che tornerà utile anche per i piccioni. Bisogna  cercare comunque di abitare il più possibile i terrazzi, pulendoli, facendo giardinaggio, stendendo i panni, per scoraggiare eventuali tentativi di nidificazione. Si deve inoltre sempre evitare di lasciare cibo a disposizione; se si mettono mangiatoie per gli uccellini, queste dovranno essere protette dagli ospiti indesiderati. Ma soprattutto - prima che inizi il periodo riproduttivo - se si notano gabbiani posarsi sul terrazzo della propria abitazione e/o giardino, questi vanno cacciati con decisione e senza paura, al fine di scoraggiare la nidificazione.

Tutto questo perché una volta che i gabbiani avranno fatto il nido e deposto le uova, tra marzo e giugno, sarà praticamente impossibile mandarli via (tra l’altro nidi e nidiacei, come per tutti gli uccelli, sono protetti dall’art.49 f del Regolamento Comunale sulla Tutela degli Animali) e la convivenza con loro diventerà molto difficile. Infatti i gabbiani durante il periodo riproduttivo difendono il loro nido e i piccoli con molta decisione e possono essere aggressivi.

Il periodo più critico è quello in cui i nidiacei (che sono semi-precoci, perché già alla nascita coperti di piumino) cominciano a disperdersi intorno al nido. Durante questo periodo, che va da poco dopo la schiusa al primo involo, a 40 giorni di età, i pulcini dipendono ancora dai genitori per essere nutriti, ma vanno già in giro da soli, allontanandosi dal nido, per cui ci si può venire a trovare inconsapevolmente nelle vicinanze di un piccolo ed essere improvvisamente attaccati da uno degli adulti. Bisogna cercare di evitare questa evenienza, che può anche avere conseguenze piuttosto gravi.

E’ inoltre sempre importante ricordare di non depositare rifiuti fuori degli appositi contenitori, perché costituirebbero una  facile fonte di cibo non solo per i gabbiani, ma per piccioni, ratti, e in generale tutti quegli animali opportunisti che grazie a noi  prosperano in città, ma anche per altri animali selvatici, come le volpi e soprattutto i cinghiali, che in città si avventurano sempre più spesso, proprio a causa del cibo che trovano a loro disposizione. Infatti, la produzione esagerata di rifiuti e la scarsa capacità di smaltirli correttamente è all'origine del proliferare a Roma  di gabbiani, così come di altri animali che possono recare disturbo all’uomo.

 

 Regolamento Comunale sulla Tutela degli Animali (Deliberazione C.C. n. 275/2005) 

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