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In questo spazio sono presentati progetti, iniziative, piani e/o programmi  di particolare interesse, allo scopo di garantirne visibilità e conoscenza

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Laboratori per persone con disabilità

 

L’obiettivo delle attività proposte è quello di mantenere vivo e presente nella vita della persona tutto quello che la identifica: abitudini, abilità, gusti, relazioni, spazi nel territorio, con la finalità di promuovere il mantenimento delle abilità possedute e lo sviluppo delle capacità residue e potenziali.

E‘ per questo che i laboratori si configurano come un servizio del tempo libero, ovvero come uno spazio poco strutturato, flessibile, che la persona con disabilità mentale può rivestire del significato che è necessario al suo percorso di vita attuale: dai laboratori sul movimento  e ginnastica dolce, che curano il benessere fisico e l’armonia del movimento, fino ad arrivare a laboratori di valenza estetica ed esperienziale, come il teatro, la musica, la cucina, che possono essere tarati su esigenze di persone con disabilità di varia gravità.

Laboratorio è sinonimo di pratica, di esperienza pratica. Un modo di fare formazione che coinvolge la persona sia dal punto di vista cognitivo che emotivo. Fra le persone coinvolte nel laboratorio si crea una comunità di pratica, basata su una comune esperienza e sull’apprendimento che è reso possibile dal comune interesse ad apprendere attraverso lo scambio e l’interazione.

Il laboratorio diviene pertanto un’importante occasione di ricerca-azione partecipata dalla quale si originano le domande, la motivazione ad apprendere e attraverso la quale si trovano insieme le risposte. Si tratta di un percorso di esplorazione individuale e di gruppo: si sa da dove si parte, si sa la meta che si vuole raggiungere.

 

Tematica: Sociale Stato: Concluso

 

 

Durata del progetto: Luglio 2021 - 30 settembre 2022

 

Responsabile:

Leone Vittoria

 

Descrizione del progetto

Nella realizzazione del modello Laboratori, abbiamo preso in considerazione il modello delle intelligenze multiple di Gardner:  nella sua definizione una intelligenza è “un’abilità di risolvere problemi e produrre opere entro un certo campo culturale” occorrono dunque attività specifiche per sollecitare differenti attitudini all’ intelligenza.

Se il problema della disabilità mentale è proprio connesso allo sviluppo della intelligenza e la sua operatività, occorre allora elaborare uno spazio in cui maggiore cura e attenzione venga dato allo sviluppo delle potenzialità residue e alla cura dei relativi processi.

Moltiplicando le possibilità relazionali all’interno del gruppo il laboratorio creativo favorisce la crescita del senso d’identità sociale, provando a rimuovere barriere e blocchi, diffidenze nei confronti dell’altro, fino ad aprirsi all’esterno in attività che permettono una conoscenza graduale (per es. inviti al laboratorio di cucina per un brunch …) o la condivisione di una esperienza (scambi con artigiani o artisti) o per una dimostrazione di lavoro (per es. proiezione di film o spettacolo teatrale in pubblico, o addirittura per fornire un servizio alla comunità).

Tutti i laboratori si svolgono in piccoli gruppi, che vengono organizzati grazie al lavoro del coordinatore educativo e dello psicologo supervisore insieme ai i servizi territoriali di Asl e Municipio in base a: le esigenze della famiglia, le inclinazioni della persona, la tipologia di attività.

Dopo una prima segnalazione da parte dei servizi riguardo all’utente avente diritto al servizio segue una riunione dei servizi con il coordinatore e con la famiglia, dove il coordinatore illustra i laboratori e a seconda anche della disponibilità di posti viene inserito il nuovo componente.

Il coordinatore attraverso una visita domiciliare conosce il nuovo utente, e lo accompagna nel laboratorio scelto presentandolo agli altri componenti ed agli operatori del gruppo.

A distanza di un mese circa lo psicologo referente ha un colloquio con le famiglie per verificare l’andamento dell’inserimento, e insieme alle osservazioni degli operatori del gruppo, riferisce al Servizio  circa l’andamento dell’inserimento.

I gruppi di utenti sono composti in base a vari criteri, cosa che permette ai partecipanti di sperimentare un’attenzione e un aiuto gli uni agli altri, e di costituire un clima di accoglienza e relazionalità.

I laboratori sono organizzati per permettere a ciascuno di fruire appieno delle attività proposte, per cui anche una persona con disabilità medio-grave potrà fare il laboratorio di cucina, per esempio:  avendo l’accortezza di assegnargli funzioni che lo tengano in condizioni di sicurezza (invece di attività di taglio verdure offrire attività di manipolazione come impastare, setacciare…)  e attività di accoglienza degli ospiti o di preparazione della tavola, mentre altri potranno adempiere a funzioni più specifiche, questo permetterà a tutti l’apprendimento dell’utilità della cooperazione per il raggiungimento dei risultati.

Per ogni laboratorio sarà garantita la presenza di un docente tecnico e di un operatore. Gli operatori, educatori ed assistenti, saranno presenti in numero variabile  in funzione dell’intensità assistenziale richiesta e dal numero dei partecipanti. La loro presenza ha l’obiettivo di facilitare la realizzazione dell’attività promuovendo la partecipazione di tutti i componenti.

Un operatore sarà presente sempre anche durante il trasporto degli utenti verso i laboratori, in affiancamento all’autista.

Il progetto si articola lungo la settimana, dal lunedì al sabato, con minimo di 3 ore al giorno per laboratorio, e possibili sovrapposizioni e flessibilità di orario dal mattino al pomeriggio a seconda delle esigenze di servizio.

La Flessibilità oraria è prevista nell’arco della giornata con l’organizzazione dei laboratori sia in fascia mattutina che pomeridiana, in alcuni casi a cavallo dell’orario dei pasti (lab. Cucina) , fornendo il servizio anche durante la giornata di sabato, come richiesto dalle famiglie.

L’organizzazione dei laboratori è strutturata intorno alle necessità della persona con disabilità e alla sua famiglia, entro i limiti della fattibilità e sostenibilità del progetto. In casi di emergenze familiari o particolari esigenze è previsto, compatibilmente con le risorse del progetto, la partecipazione degli utenti a più laboratori, spostamenti negli orari o nel trasporto… tutti questi elementi verranno concertati con la famiglia e i Servizi di riferimento.

Durante il periodo estivo, viste le alte temperature  e le partenze per i soggiorni, le attività vengono modificate: avranno una caratteristica maggiormente ricreativa, e potranno essere concentrati gli orari dei diversi laboratori in modo da consentire gite giornaliere in località fresche , oppure fusi insieme quei laboratori che rimanessero con un numero esiguo di partecipanti, in modo da garantire un servizio efficiente e adatto al periodo estivo

Destinatari/Ambito di intervento

Destinatari diretti del progetto sono:

  • Persone disabili adulte che vivono nella famiglia di origine;
  • Persone disabili adulte che vivono sole
  • Famiglie di persone disabili adulte con particolare riferimento alle figure parentali non più giovani che si fanno carico delle necessità di cura
  • Persone disabili adulte che scelgono per un progetto di vita indipendente e/o che desiderano avere la possibilità di sperimentare e acquisire autonomie sociali di base al di fuori dalla rete parentale;

 

In un contesto volto a promuovere interventi di sollievo famigliare e accompagnamento per disabili adulti e minori che vivono in famiglia;

Sperimentazione di promozione dell’autonomia di disabili adulti che perseguono l’obiettivo della “vita indipendente”;

Interventi di sollievo famigliare e/o sostegno alla frequenza di attività ricreative, sportive, culturali.

Obiettivi

Obiettivi specifici diretti all’utenza:

 - Migliorare la qualità della vita della persona in carico, favorendo l’interazione e l’integrazione sociale;

 - Recuperare e sviluppare l’autonomia personale e sociale, promuovendo la frequentazione di strutture  esterne,sportive, sociali, ricreative                 

  - Offrire occasioni di apprendimento di regole sociali e di sviluppo di abilità di relazione,comunicazione e autocontrollo; individuali ma preferibilmente da svolgersi in gruppo, orientate a rinforzare le competenze sociali ma anche a sviluppare l’asse della motivazione e dell’autostima;

  - Organizzare spazi di animazione e svago che permettano una reale e soddisfacente fruizione del tempo libero da parte delle persone disabili, così da consentirne una loro partecipazione attiva e globale ai servizi offerti dal territorio;

 
 - Costruzione di un contesto teso a garantire il benessere dei giovani utenti, anche e soprattutto nell’ottica di vivere e sperimentare semplici occasioni di svago e di divertimento.

In relazione alla famiglia si cerca di rispondere ad un bisogno, sollevare il care-giver di riferimento e creare un gruppo di  sostegno alla famiglia;

In relazione al territorio si mira promuovere la cultura della diversità e a facilitare interazioni con realtà diversificate.

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