Lavori pubblica utilità detenuti, rinnovato protocollo Campidoglio-Ministero

Tematica: Sociale - Verde urbano - Opere e manutenzione della Città

20 settembre 2019

 

Firmato lo schema di protocollo d’intesa fra Roma Capitale, Ministero della Giustizia-Dipartimento Amministrazione Penitenziaria e Provveditorato Regionale del Lazio, Abruzzo e Molise “per il reinserimento socio-lavorativo dei soggetti in espiazione di pena, attraverso la partecipazione a progetti di pubblica utilità nel territorio di Roma Capitale”.

 

La firma del protocollo permette il rinnovo dell'accordo tra le parti, con l'intesa di demandare i dettagli dei singoli progetti a specifici protocolli operativi. La durata è di 12 mesi, tacitamente rinnovabile salvo esplicita comunicazione, da parte di ciascun firmatario, di fuoruscita dall’accordo (da notificare con un anticipo di almeno 60 giorni).

 

Il protocollo stabilisce la possibilità di ampliare l’iniziativa ad altri ambiti, come per esempio all’interno delle aziende agricole di Roma Capitale, e di coinvolgere diversi istituti penitenziari. Con esso si istituisce, infine, una “cabina di regia” per condividere eventuali problemi, organismo che si riunirà almeno una volta ogni due mesi.

 

“La firma del nuovo Protocollo d’Intesa con il Ministero di Giustizia–DAP testimonia ancora una volta la validità e l’apprezzamento generale dei progetti legati al reinserimento sociale dei soggetti sottoposti a misure restrittive”, afferma l’assessore Daniele Frongia (Sport-Politiche Giovanili-Grandi Eventi, con delega ai rapporti con il Garante dei diritti delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale). “Siamo orgogliosi di essere considerati dei pionieri sotto tale profilo, apprezzati a livello internazionale e presi ad esempio, come testimonia la delegazione ONU ricevuta gli scorsi mesi. I nostri obiettivi sono molteplici: diminuire la possibilità di recidiva, dare l’opportunità al detenuto di scontare il suo debito con la nostra società in maniera fattiva, offrire una qualifica professionale e, soprattutto, dimostrare ancora una volta come tali iniziative portino vantaggi sia al singolo detenuto che all'intera collettività. Puntiamo a rendere tale pratica una consuetudine nella nostra città”.

 

“La nostra è una vera comunità solidale e inclusiva”, dichiara l’assessora Laura Baldassarre (Persona, Scuola e Comunità Solidale). “Il protocollo prefigura la possibilità di individuare ulteriori ambiti d’intervento per le persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale. Diamo quindi attuazione alla funzione riabilitativa della pena, preparando le persone a reinserirsi nel tessuto sociale e lavorativo. Ambiti dai quali ci provengono apprezzamenti rispetto all’iniziativa. Ancora una volta un’integrazione vincente tra istituzioni, per i cittadini tutti”.

 

“L’Amministrazione penitenziaria e anche il sottoscritto siamo più che soddisfatti dei risultati e dei riconoscimenti che questo progetto sta ottenendo”, ha detto il capo del DAP Francesco Basentini. “La città di Roma è capofila di questo progetto stupendo ed è stata un modello per tante altre città italiane, grandi e piccole. Non solo: lo è stata anche per una metropoli straniera come Città del Messico, dove il progetto sta partendo. Questo è un eccezionale esempio di collaborazione fra pubbliche amministrazioni che cercheremo di replicare ovunque: al Ministero si sta lavorando per esportare in Europa il modello Roma di lavori di pubblica utilità e noi saremo ben lieti di offrire la nostra disponibilità e il nostro supporto e di mettere a disposizione il nostro know-how. Dobbiamo iniziare a pensare il mondo penitenziario in modo nuovo: come una risorsa e una grande possibilità per tutti”.

 

RED

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