Woodstock, la Scuola di Testaccio ne celebra il cinquantennale
Tematica: Cultura - Iniziative ed Eventi
10 ottobre 2019

Domenica 20 ottobre, alle 18 alla Casa del Jazz (viale di Porta Ardeatina 55), la Scuola Popolare di Musica di Testaccio dà il via all’anno scolastico 2019-2020 con il consueto concerto di apertura a tema. E il tema stavolta sono i “tre giorni di pace, amore e musica”, quelli di Woodstock 1969, il bagno di corpi e di note che cambiò i suoni, il costume e il ruolo sociale delle giovani generazioni. E di cui ricorre quest’anno il cinquantennale.
Woodstock 50 anni dopo propone dunque rielaborazioni a firma SPMT dei brani di Woodstock. Un mélange storico-musicale che parte dalle radici americane, dal bluegrass e dal folk del selvaggio ovest, per arrivare subito a Nashville e quindi ai grandi del rock che ne portarono a Woodstock la pianta e la staffetta: Dylan, Joan Baez, Canned Heat, Crosby-Stills-Nash.
E poi c’è il gospel, altra matrice fondamentale (uno per tutti: Joe Cocker con la sua versione di With a little help). E quindi arrivano, rivisitati, i suoni di Woodstock, quelli grassi e potenti che i ragazzi d’oggi, nati nel minimalismo digitale, venerano come miti classici: la Stratocaster di Hendrix, l’Hammond di Gregg Rolie. Non senza quei rimaneggiamenti strumentali, al limite della ri-creazione, cui la Scuola di Testaccio ci ha abituati negli anni: in questo caso con la presenza di Antonello Salis (tributo a Hendrix con fisarmonica e pianoforte) e con la band giovanile della Scuola (una jazz band ellingtoniana al completo, con tutti i fiati e la ritmica).
“Un modo per rivivere l’eredità di un festival che è stato espressione della controcultura giovanile e dei valori hippie”, come ha scritto Roberto Nicoletti. Ogni informazione (programma, biglietti) nella scheda sul sito SPMT.
Con il contributo del Mibac e il patrocinio del I Municipio.
PV