Federalismo demaniale

Con Memoria di Giunta del 24/9/2013 è stato dato mandato al Dipartimento per la Trasformazione Urbana e al Dipartimento Patrimonio Valorizzazione e Sviluppo di approfondire il riuso del patrimonio pubblico allargato a caserme ed attrezzature dismesse anche dal Demanio dello Stato. L’art. 56 bis del D.L. 21 giugno 2013 n.69, convertito in Legge 9 agosto 2013 n.98, prevede, infatti, la possibilità di trasferire in proprietà a titolo non oneroso a comuni e città metropolitane i beni immobili dello Stato non utilizzati.


Pertanto il Dipartimento Patrimonio Valorizzazione e Sviluppo, con il Dipartimento per la Trasformazione Urbana ha condotto un ampio approfondimento con gli uffici del Demanio dello Stato al fine di identificare i beni ed acquisire tutti gli elementi informativi utili alla richiesta.


L’elenco è stato completato a seguito di una consultazione dei Municipi e dei Dipartimenti, dalla quale sono scaturiti ulteriori beni da richiedere e sono state verificate alcune possibili utilizzazioni.


Mediante la specifica procedura stabilita dall’Agenzia del Demanio, è stata richiesta l’attribuzione a titolo non oneroso di 102 beni tra i quali si contano anche i Forti Militari e le Caserme.

Per molti di questi beni, in accordo con i cittadini sono stati ipotizzate alcune possibili destinazioni: l'area di pertinenza del Forte Boccea potrebbe essere destinata a spazio pubblico con un mercato rionale; una nuova sede per il XV Municipio potrebbe trovare spazio al Forte Trionfale.

Diventeranno patrimonio comunale la Caserma Ruffo sulla Tiburtina, la caserma Gandin a Pietralata, la caserma Papareschi nei pressi di viale Marconi, la Stazione Teletrasmissioni dell'Esercito di viale Angelico, le ex stazioni e i cantieri navali di Ostia, i forti Bravetta, Portuense, Ardeatina, Prenestina, Aurelia Antica e Appia Antica, e numerose aree stradali.

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