Le aree naturali protette

Riserva Naturale della Tenuta dei Massimi

La Riserva Naturale della Tenuta dei Massimi (gestita da RomaNatura), situata nel settore occidentale della città, si sviluppa per 870 ettari a ridosso del Grande Raccordo Anulare e dei quartieri di Corviale, del Trullo e della Pisana. L’area è attraversata da via della Magliana, dalla Portuense e da via della Pisana.

Con andamento morfologico collinare nella zona più vicina alla Valle dei Casali, diventa più pianeggiante verso sud, in prossimità del fiume Tevere. La riserva contiene il bacino idrografico del fosso della Magliana, compreso all’interno dei territori delle Tenute Somaini e della Tenuta dei Massimi. Il comprensorio di elevato valore naturalistico e paesaggistico, è in gran parte adibito a coltivi e presenta piccoli boschi di Cerro (Quercus cerris) e Roverella (Quercus pubescens), con esemplari di Sughera (Quercus suber) e Farnetto (Quercus frainetto). Di grande interesse il Bosco Somaini.

La ricca fauna annovera numerose specie di mammiferi, tra cui il Pipistrello albolimbato (Pipistrellus kuhlii), il Coniglio selvatico (Oryctolagus cuniculus) e il Topo selvatico collo giallo (Apodemus flavicollis); tra gli uccelli, la Poiana (Buteo buteo), il Gheppio (Falco tinnunculus), il Nibbio bruno (Milvus migrans), nidificante, il Barbagianni (Tyto alba) ed il Picchio rosso maggiore (Picoides major). Nelle zone umide della riserva trovano rifugio piccoli crostacei, coleotteri, ditteri, la Biscia d’acqua, e alcuni anfibi, quali la Rana verde (Rana esculenta complex), la Raganella italiana (Hyla intermedia) e il Tritone punteggiato (Triturus Vulgaris).

In questi ambienti è anche possibile osservare diverse specie di uccelli acquatici, quali la Garzetta (Egretta garzetta), l’Airone cenerino (Ardea cinerea), la Gallinella d’acqua (Gallinula chloropus), il Martin pescatore (Alcedo atthis) ed il Cannareccione (Acrocephalus arundinaceus).

La collocazione della riserva in prossimità del comprensorio della Valle dei Casali, con cui realizza un continuum naturalistico, rinforza la funzione di corridoio ecologico che, attraverso i numerosi spazi verdi collocati a sud-ovest della città, collega il centro urbanizzato con la pianura alluvionale del Tevere e le pianure costiere.

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