Protocollo di intesa tra Regione Lazio, Città Metropolitana di Roma Capitale e Roma Capitale per la gestione del cinghiale (Sus Scrofa L.) nel territorio di Roma Capitale.

Sommario
  1. Descrizione del servizio
  2. Divieto di foraggiamento dei cinghiali (Sus Scrofa L.)
  3. Norme comportamentali corrette in presenza di cinghiali

Norme comportamentali corrette in presenza di cinghiali

In tutta Italia i cinghiali negli ultimi anni sono aumentati enormemente di numero per diversi motivi, tra i quali il più importante è stato la continua immissione di nuovi esemplari sul territorio, per favorire i cacciatori. Questi esemplari, provenienti dell’Europa dell’est, hanno delle caratteristiche che li rendono diversi dai cinghiali autoctoni, con i quali peraltro si sono accoppiati producendo prole fertile (si tratta infatti di varietà della stessa specie: Sus scrofa). Sono più grandi e robusti e soprattutto più prolifici, perché si riproducono più volte nell’arco di un anno.

Questo enorme incremento numerico delle popolazioni, dovuto anche alla quasi totale assenza di predatori, ha reso insufficiente di fatto la capacità portante dell’ambiente, costringendoli a cercare sostentamento altrove.

I cinghiali infatti si avvicinano ai centri abitati perché trovano cibo in abbondanza (rifiuti organici, prodotti orticoli, avanzi di cibo di animali domestici) e inoltre non sono minacciati dai cacciatori.

La gestione dei rifiuti nelle grandi città è però spesso un problema molto complesso ed i cittadini sono chiamati a fare la loro parte per collaborare con l’Amministrazione:

non lasciando rifiuti a terra;


chiudendo bene i cassonetti;


facendo correttamente la raccolta differenziata


non bisogna, nel modo più assoluto, dare da mangiare ai cinghiali perché: oltre ad incorrere nel “Reato di Foraggiamento”, essendo i cinghiali animali intelligenti, capirebbero che in quel posto c’è cibo garantito e tornerebbero ad approvigionarsi.

In caso di incontro ravvicinato con uno o più cinghiali

I cinghiali sono, tendenzialmente, animali pacifici e difficilmente attaccano l’uomo o altri animali, ma quando si sentono minacciati, in particolare se in presenza dei loro cuccioli, si difendono caricando chi li minaccia.

prima regola:                                                                                                                                                         

 non disturbarli, non avvicinarsi ma  allontanarsi lentamente, senza voltare loro le spalle;

seconda regola:                                                                                                                             

 se si sta passeggiando con il cane e questo non è al guinzaglio, richiamarlo immediatamente, mettergli il guinzaglio ed impedirgli di minacciare i cinghiali. Per il cinghiale il cane è un predatore, quindi una minaccia alla quale potrebbe rispondere attaccando. Se si trova in mezzo tra il cane ed il cinghiale anche la persona potrebbe essere attaccata.

terza regola:    

 lasciare sempre all'animale una via di fuga. I cinghiali tendono a fuggire dall'uomo e diventano pericolosi solo se feriti o impossibilitati alla fuga. È fondamentale quindi non frapporsi mai fra l’animale ed una possibile via di fuga.

 

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