Descrizione del Piano
La coltivazione delle cave e torbiere della Regione Lazio era regolata dalla Legge Regionale n. 27 del 5 maggio 1993 (successivamente abrogata e sostituita dalla Legge Regionale n. 17 del 6 dicembre 2004). Nelle more dell'approvazione del Piano Regionale delle Attività Estrattive, strumento che regola l'esercizio delle attività di cava, tale normativa prevedeva l'adozione di Piani Stralcio, anche su iniziativa dei Comuni, previa autorizzazione e successiva approvazione regionale.
Roma Capitale, prendendo atto delle criticità dovute al forte impatto causato dalle attività estrattive in corso e pregresse concentrate nel settore ovest, in particolare nel bacino del Rio Galeria - Magliana, si è pertanto attivato per elaborare il Piano Stralcio delle Attività Estrattive relativo a questa porzione di territorio.
Obiettivi e natura del Piano
Ai sensi della normativa regionale, il Piano detta regole per l'esercizio dell'attività estrattiva nell'ambito del territorio di competenza, al fine di rendere tale attività compatibile con l'ambiente ed assicurare il recupero delle aree dismesse già soggette ad escavazione.
Il Piano costituisce documento di indirizzo programmatico per l'Amministrazione comunale, in quanto Piano di settore con rilevanza urbanistica.
Ambito territoriale del Piano
Il Piano è applicato nell'ambito territoriale coincidente con i bacini idrografici del Fosso della Magliana e del Fosso Galeria, nel tratto finale del loro percorso. Si tratta del territorio compreso approssimativamente tra il Grande Raccordo Anulare, le Autostrade Roma-Fiumicino e Roma-Civitavecchia, la S.S. n. 1 Aurelia.
Aggiornamento al 17/10/2023
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