Villa Doria Pamphilj
Ingresso: Via Aurelia Antica, Via Leone XIII (via Olimpica), Via della Nocetta, Via Vitellia, Via di Porta S. Pancrazio
Municipio XVI - superficie 1.800.000 ettari
E’ la più grande delle ville storiche romane. La sua forma attuale nasce dalla fusione, nella seconda metà dell’Ottocento, fra l’originaria Villa Doria Pamphilj e Villa Corsini. In occasione delle Olimpiadi di Roma del 1960 la costruzione di Via Leone XIII, la cosidetta “via Olimpica”, ha tagliato il grande parco in due metà, unite oggi solo da un sottile ponte pedonale.
Dalle sue origini seicentesche all’acquisizione da parte del Comune di Roma, che l’ha aperta al pubblico nel 1971, Villa Pamphilj ha subito molti interventi. Le strutture più importanti sono l’acquedotto Paolo, costruito all’inizio del Seicento sui resti dell’Acquedotto di Traiano, la Villa e il Casino del Bel Respiro (oggi sede di rappresentanza del Governo Italiano) realizzati da Alessandro Algardi e Giovanni Francesco Grimaldi, la settecentesca palazzina Corsini e l’Arco dei Quattro Venti disegnato da Andrea Busiri Vici, l’architetto di fiducia della famiglia Pamphili che a metà Ottocento ridisegnò il giardino, il sistema di viali e il canale che collega la fontana del Giglio e il Lago Belvedere, con cascatelle e giochi d’acqua.
La villa è molto ricca anche da un punto di vista naturalistico, dalla notevole varietà di palme del Giardino del Teatro al monumentale cipresso della Virginia che si alza sui Giardini Segreti. Ma sono soprattutto l’estensione ed il paesaggio, con aree di vera e propria campagna, a rende la villa un fondamentale polmone verde della Capitale.
Ospita al suo interno attrezzature sportive per il tempo libero, un’area giochi per bambini ed un maneggio con noleggio di pony.