Concorso Upcycling! Recycling!, vince il progetto "PIANTAla"

Tematica: Ambiente - Iniziative ed Eventi

18 luglio 2023

 

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Gran finale per il concorso Upcycling! Recycling! che ha coinvolto gli studenti dell'Istituto europeo di design (Ied). Il tema della competizione era il recupero e il ricircolo dei rifiuti.

 

I finalisti sono stati presentati nella Sala della Protomoteca del Campidoglio dal sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, dall'Assessora all'Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei Rifiuti Sabrina Alfonsi, dal direttore generale di Ama, Alessandro Filippi e dalla direttrice dello Ied, Laura Negrini.

 

Grazie al protocollo d'intesa siglato con Roma Capitale, gli studenti della scuola di design e arti visive hanno sviluppato sette prototipi dedicati all'economia circolare. Il progetto vincitore si chiama "PIANTAla": un'isola ecologica, a forma di albero, da posizionare vicino alle scuole per insegnare ai bambini la raccolta differenziata. Gli studenti hanno ottenuto una somma di 1.500 euro utile alla realizzazione e alla diffusione del prototipo che sarà poi utilizzato nella città.

 

La commissione di Roma Capitale che ha valutato i 7 progetti concorrenti ha voluto attribuire una menzione anche al secondo classificato per il suo forte valore sociale perché pensato dal team di studenti di Product design per essere destinato agli istituti penitenziari di Roma. Si tratta del progetto’Gkints’, una postazione per la raccolta di vestiti, ceramiche e libri che i detenuti ripareranno e trasformeranno in oggetti nuovi, unici, che potrebbero poi essere venduti in uno store online e avere così una seconda vita.

 

Il concorso ha permesso di sviluppare "un concetto di design ricco che unisce la bellezza all'utilità e a un modello virtuoso di comunità come incentivo di azioni che educano e seminano comportamenti virtuosi e positivi per l'ambiente", ha spiegato Gualtieri. "Per noi era importante raccogliere idee - ha proseguito -. Infatti oltre all'aspetto educativo la competizione ci ha restituito anche una dimensione pratica: tutti i progetti sono molto belli e intelligenti e per noi sono tutti potenzialmente utili".

 

La premiazione di oggi è l’esito di una bellissima collaborazione tra l’Amministrazione e IED Roma. Il progetto vincitore ora passerà ad una fase di realizzazione che vedrà anche il coinvolgimento di AMA. Grazie a questa collaborazione con IED avremo delle postazioni appositamente pensate per la città, sul modello delle sperimentazioni innovative come ad esempio quella del contenitore multimateriale di design utilizzato in Spagna e posizionato a piazza De André alla Magliana" ha affermato l'Assessora Alfonsi. 


"Ho visto questi progetti e c'è un elemento che li caratterizza guardandoli - ha sottolineato il nuovo Dg Ama Filippi - il concetto di utilità e bellezza. Per chi si occupa di rifiuti sono temi fondamentali. Quando si parla di scarti si parla sempre di qualcosa di cui bisogna liberarsi e invece dobbiamo considerarli come qualcosa a cui dare valore e dare opportunità. Un'opportunità che cogliamo nel momento in cui costruiamo una comunità che ha la consapevolezza del ruolo del rifiuto".

 

Quest’anno, in occasione del suo 50° anniversario, la sede romana dell’Istituto Europeo di Design diventa promotrice di iniziative destinate alla città e alla sua comunità. Per sottolineare come il designer sia per sua natura una professione al servizio di bisogni collettivi, abbiamo concentrato la ricerca intorno al tema IED For e risposto con grande entusiasmo al progetto proposto da Roma Capitale di sensibilizzazione pubblica rivolta alla raccolta, riciclo e riuso di materiali in città” ha dichiarato Laura Negrini, Direttrice IED Roma.
 

 

 

I progetti

 


PIANTAla: Differenziare i rifiuti diventa un mezzo per imparare, divertendosi


Studenti del Corso di Product design: Martina Scimia, Flavia Colonnelli, Veronica Giallatini
Studenti del Corso di Media design: Alice Ecossi, Elisa Luzi, Francesco De Piano, Alberto Argente Boni


L’esperienza dell’utente inizia con l’arrivo della tessera, accompagnata da una lettera, a casa del bambino (il giorno del suo sesto compleanno), dove viene spiegato il funzionamento della postazione. Una volta selezionato il tipo di rifiuto da smaltire, il foro corrispondente si aprirà automaticamente e rimarrà aperto fino a ulteriore comando (dato sempre dall’utente). Piantala coinvolge gli utenti attraverso un fiore digitale personale. Il numero di utilizzi determina gli sviluppi e la crescita della pianta, dando vita a un gioco interattivo: 5 utilizzi per un seme, 10 utilizzi per una piantina, 15 utilizzi per un fiore completo.
Una volta ottenuti 10 fiori (150 utilizzi totali), l’utente potrà ricevere un premio ipotetico: per esempio dare il proprio nome a un nuovo albero piantumato dal Comune in una delle aree verdi di Roma: avrà così contribuito non solo a un corretto conferimento dei rifiuti ma anche alla riqualificazione ambientale della città. La piantumazione potrebbe avvenire in occasione di eventi pubblici dedicati, che saranno un'ulteriore occasione di sensibilizzazione sul rispetto dell’ambiente.


Gkints: Il sistema per dare una seconda vita agli oggetti


Studenti del Corso di Product design: Tommaso Alonzi, Samuele delli Carri, Marco Tassi


La postazione funziona anche come isola ecologica di prossimità per la raccolta di prese elettriche, olio da cucina esausto, fondi di caffè, ferri da stiro, CD, lampadine, toner, bombolette spray, vestiti, ceramiche, libri.
Il lavoro nasce dalla tecnica giapponese del Kintsugi, che utilizza la polvere d’oro per riparare gli oggetti, mettendo in evidenza le crepe e rendendo così la fragilità un punto di forza e perfezione. Analogamente, il sistema Gkints si basa sulla stessa filosofia per dare una seconda vita a vestiti, i libri rilegati e le ceramiche che potrebbero essere riparate con l’arte del Kintsugi e il ricavato della vendita devoluto alle carceri e ai detenuti coinvolti.
Ogni anno a Roma vengono raccolte diverse tonnellate di prodotti tessili. Al momento, l'industria della moda è tra i principali responsabili dell’inquinamento globale. Altri materiali presenti in casa come le stoviglie in ceramica non hanno una catena di riciclo e quindi vengono buttati nell’indifferenziata. Per sostenere l’economia circolare occorre cambiare la mentalità usa e getta e aumentare l’attenzione verso il riuso e la riparazione.

 

 

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