PGTU - Piano Generale del Traffico Urbano

16 apr 2015

É un documento di pianificazione e programmazione di breve medio periodo, che definisce quale idea di città in movimento si vuole perseguire

 

A 16 anni dall'approvazione del primo PGTU di Roma, è stato messo a punto il nuovo Piano che è stato presentato alla città anche attraverso i Municipi e che, in più occasioni e forme, ha avuto il confronto e il contributo di cittadini, associazioni, categorie e di rappresentanti di istituzioni. Su di esso infine si sono formalmente pronunciati i Consigli dei Municipi.
Il nuovo Piano Generale del Traffico Urbano ha dunque seguito un percorso di redazione e di approvazione che è partito da una fase di consultazione preventiva attraverso la sua pubblicazione on line dal 6 febbraio 2014. Il 28 marzo 2014, la Giunta Capitolina ha adottato il testo provvisorio del PGTU ed i suoi allegati "Regolamento Viario e Classifica funzionale", "Perimetrazione dei centri abitati" e "Masterplan delle tecnologie per la mobilità". Dal 4 aprile 2015 e per i 30 giorni successivi è stato possibile inviare al Dipartimento Mobilità e Trasporti osservazioni da parte dei soggetti interessati, inclusi i singoli cittadini. Le osservazioni pervenute sono state valutate e, per quelle accolte, si è proceduto con l’aggiornamento dei documenti del Piano. Successivamente all’adozione, il Piano è stato trasmesso alla Regione Lazio per la verifica di assoggettabilità alla procedura di Valutazione Ambientale Strategica (VAS) prevista dal D.Lgs. 152/2006, che si è conclusa con l’ esclusione dalla procedura di assoggettabilità stessa.
Sulla base delle Osservazioni espresse da associazioni, cittadini, etc. nel periodo di pubblicazione del Piano stesso, dei pareri assunti e delle susseguenti valutazioni effettuate dall’Ufficio, è stata formulata la proposta da sottoporre all’approvazione definitiva dell’Assemblea Capitolina, previa acquisizione da parte dei Municipi del parere prescritto dal vigente Regolamento sul decentramento amministrativo.
Il nuovo Piano Generale del Traffico Urbano (PGTU) è stato infine approvato dall’Assemblea Capitolina con Deliberazione N. 21 del 16 aprile 2015.
Le premesse del nuovo Piano nascono dall’osservazione di una realtà profondamente modificata rispetto a quella del 1999. In questi ultimi 16 anni, infatti, Roma è cambiata e con essa sono mutate le modalità di spostamento di residenti e pendolari. Basti pensare che la percentuale di chi abita fuori dal Grande Raccordo Anulare è passata dal 18% di allora al 26% attuale e che con gli effetti del nuovo Piano Regolatore la quota è destinata a superare il 30%. Gli spostamenti giornalieri dei pendolari, dal 2004, sono cresciuti del 50%, passando da 550mila a oltre 820mila e, oggi, nel traffico perdiamo circa 135 milioni di ore ogni anno, con un danno economico stimato in 1,5 miliardi di euro. A questo si aggiunge il dato della sicurezza stradale che in città vale 1,3 miliardi di euro di costi sociali dovuti agli incidenti. Almeno il 60% degli spostamenti dall’Area metropolitana al centro della città oggi avviene ancora con il mezzo privato. In termini numerici significa che oggi i veicoli potenzialmente circolanti, inclusi moto e motorini, sono 2,8 milioni con un tasso di motorizzazione che nel 2011 era di 978 veicoli ogni mille abitanti, contro i 398 di Londra e i 415 di Parigi.
Il nuovo Piano Generale del Traffico Urbano intende andare a coprire le carenze del servizio di trasporto pubblico, offrendo mezzi più veloci, aumentando del 40% il numero delle corsie preferenziali e migliorando il sistema di collegamento tra il Centro e le zone esterne al GRA.
Dalle regole ai sistemi: la visione della mobilità cittadina proposta nel nuovo Piano Generale del Traffico Urbano si può riassumere con questa semplice formula. Il vecchio Piano, infatti, ha portato una serie di importanti benefici e cambiamenti, come l’aumento dell’offerta di trasporto pubblico, la regolazione della sosta, le Zone a Traffico Limitato, le isole pedonali. Novità per una città che alla fine degli Anni ‘90 doveva adeguarsi alle esigenze dell’epoca, tra le quali iniziava a farsi sempre più strada quella della lotta all’inquinamento atmosferico.
Il nuovo PGTU sposta l’asticella “più in alto”, inserendo le nuove regole vigenti in un quadro generale di interventi che devono fare sistema. Il tutto con un passaggio graduale da una logica prettamente di controllo e repressione a una che premia e incentiva i comportamenti virtuosi che guardano alla collettività. Quindi car e bike sharing, mobility management, trasporto pubblico, sosta tariffata, isole ambientali, open data e tecnologia per aiutare le scelte dei cittadini.
L’obiettivo è quello di realizzare una città con un trasporto pubblico più efficiente e più competitivo rispetto all’autovettura, dove spostarsi a piedi e in bicicletta, camminare sulle strade e nei quartieri sia conveniente e sicuro; una mobilità multimodale e a basso impatto, inclusiva e aperta all’innovazione tecnologica.

 

Deliberazione di Assemblea Capitolina n. 21 del 16 aprile 2015

Allegati:

Perimetro centri abitati_01
Perimetro centri abitati_02
Perimetro centri abitati_03
Perimetro centri abitati_04
Perimetro centri abitati_05
Perimetro centri abitati_06
Relazione Generale
Regolamento viario
Masterplan delle tecnologie

 

 

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