Progetto “LGNet 2”

 

LgNet2 è un progetto europeo coordinato dal Ministero dell’Interno – Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione in collaborazione con ANCI e finanziato dal Fondo Asilo Migrazione e Integrazione (FAMI) 2014-2020. Rinnova il modello del partenariato strategico già sperimentato con LgNetEA per migliorare le performance in ambito di politiche di inclusione delle nostre Città, anche alla luce dei recenti conflitti bellici che hanno notevolmente incrementato il numero dei rifugiati nel nostro Paese, continuando a prendersi cura dei migranti. Ha come obiettivi l’inclusione sociale, l’aumento della disponibilità di spazi abitativi e la prevenzione del rischio di emarginazione e di conflitti nelle aree urbane a rischio, in un'ottica di rafforzamento del rispetto delle regole di convivenza e mantenimento della sicurezza.

 

Tematica: Sociale Stato: In corso

 

 

Durata del progetto: dal 15 ottobre 2022 al 31 marzo 2024

 

Descrizione del progetto

Come riportato dall’UNHCR, negli ultimi dieci anni è stato registrato un progressivo aumento di persone costrette a fuggire dal proprio paese a causa di persecuzioni, conflitti, violenze, violazioni dei diritti umani o eventi che compromettono gravemente l’ordine pubblico. L’aumento dei flussi migratori non programmati e gli effetti della crisi economica hanno condotto ad una contrazione della domanda di lavoro, alla riduzione degli ingressi per lavoro e all’aumento della disoccupazione per i lavoratori stranieri.

In questo scenario e in linea con gli obiettivi generali fissati dal “Fondo Asilo Migrazione ed Integrazione 2014-2020 (FAMI)” , LgNet2 – il progetto europeo coordinato dal Ministero dell’Interno – Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione in collaborazione con ANCI – continua a prendersi cura dei migranti che non hanno ancora raggiunto una piena integrazione e rinnova il modello del partenariato strategico già sperimentato con LgNetEA per migliorare le performance in ambito di politiche di inclusione delle nostre Città, anche alla luce dei recenti conflitti bellici che hanno notevolmente incrementato il numero dei rifugiati nel nostro Paese.

L’assunto che è emerso con forza dall’esperienza di LgNetEA è che è solo attraverso la capacità dei territori di attivare progetti, modelli e strumenti ritagliati sui diversi fabbisogni locali che una vera integrazione è possibile, e che gli interventi mirati a migliorare le condizioni di persone regolarmente accolte dalle nostre Città, ma non ancora pienamente integrate, rappresentano un investimento per l’intera comunità. Le azioni finalizzate all’inclusione dei cittadini che vivono situazioni di marginalità – sociale, sanitaria, abitativa – incidono sul benessere e sulla sicurezza del territorio e contribuiscono a migliorare la qualità della vita di tutti i cittadini.

LGNET2 è direttamente coordinato dal Ministero dell’Interno, che conferma in questo modo una visione che punta sulla centralità dei Comuni come ente di prossimità con le comunità residenti.  Gli interventi vengono portati avanti sui territori da una rete di 16 grandi Città italiane caratterizzate da una significativa presenza di migranti in condizione di particolare vulnerabilità ed emarginazione sociale – Bologna, Caserta, Firenze, Genova, Latina, Milano, Napoli, Palermo, Perugia, Potenza, Roma, Sassari, Taranto, Torino, Trieste e Bolzano.

LGNET2, coerentemente con gli obiettivi del FAMI, mira ad arginare i fenomeni di grave esclusione e isolamento sociale, abitativo e sanitario dei migranti regolarmente soggiornanti che sono fuoriusciti dai percorsi di accoglienza, che non hanno ancora raggiunto un sufficiente livello di integrazione e che in molti casi vivono in condizioni di emergenza sociale e abitativa.

Il progetto presenta caratteristiche uniche in termini di governance, di molteplicità degli interlocutori direttamente coinvolti nelle azioni di progetto e di dimensione strategica e operativa. Un modello che si è rivelato vincente e che è stato in grado di sincronizzare il livello nazionale e quello locale, attraverso una regia unica che, pur monitorando costantemente le azioni specifiche sui territori, ha garantito omogeneità alla linea progettuale.

Le attività progettuali prevedono la realizzazione di tre linee operative (WP1, 2, 3) realizzate sui territori dei 16 Comuni Partner in favore dei destinatari finali:

WP1 “Realizzazione azioni di impegno civico”

Si prevede sia l’attivazione e realizzazione di progetti di lavoro di impegno civico in ambito urbano che la realizzazione di iniziative pubbliche di informazione, comunicazione e sensibilizzazione rivolte alla comunità locale. Le iniziative urbane di impegno civico sono interventi che valorizzano e favoriscono le reti di volontariato a livello locale con il duplice obiettivo di contribuire alla conoscenza da parte dei destinatari finali delle pratiche, dei regolamenti e delle norme di sicurezza sul lavoro e al miglioramento della convivenza e del senso di comunità in contesti urbani ad alto rischio di conflitti sociali. I destinatari finali possono essere coinvolti nella manutenzione del verde pubblico, in attività di assistenza domiciliare, centri diurni, case-famiglia, assistenza ad anziani o portatori di handicap; nell'organizzazione di attività socio-turistiche ed altro. I migranti che parteciperanno alle attività saranno guidati da operatori competenti all'interno di un percorso di apprendimento strutturato.

WP2 “Realizzazione interventi di pronta assistenza - Supporto psico-socio-legale”

Si prevede sia l’implementazione di interventi per la presa in carico socio-sanitaria dei destinatari mediante equipe itineranti e di pronta assistenza e di one stop shop sia di interventi di valorizzazione degli spazi e dei nodi di aggregazione presenti soprattutto nelle periferie. Gli interventi sono volti a prendere tempestivamente in carico le situazioni socio-sanitarie di soggetti particolarmente vulnerabili/famiglie incontrate in condizioni di emergenza nelle aree a rischio di emarginazione; a tale scopo è prevista la creazione di équipe multidisciplinari itineranti di pronta assistenza e di one stop shop (luoghi fisici di presa in carico ed elaborazione della specifica situazione emergenziale). La linea d’azione prevede anche un'attività volta a rafforzare la resilienza urbana in un'ottica di prevenzione delle emergenze, in contesti ad alto rischio, attraverso la realizzazione di iniziative/interventi per la valorizzazione/miglioramento degli spazi pubblici di proprietà dei Comuni e dei nodi di aggregazione già esistenti (centri anziani, scuole comunali, ludoteche, biblioteche, centri sportivi e altri spazi culturali e ricreativi), al fine di rafforzare le relazioni nella prospettiva della conoscenza reciproca e del rispetto delle regole di convivenza.

WP3 “Realizzazione interventi di inclusione abitativa”

Si prevede sia l’implementazione di interventi per la realizzazione di rifugi protetti e di co-abitazione solidale per situazioni d'emergenza che di azioni di sensibilizzazione e di community building destinate alla comunità residente e finalizzate a prevenire e contrastare il conflitto sociale. All’interno delle azioni di inclusione abitativa gli interventi per la realizzazione di rifugi protetti e di co-abitazione solidale per situazioni d’emergenza sono attuati attraverso modalità operative improntate all'immediatezza/tempestività degli interventi e alla loro natura temporanea (3-6 mesi di permanenza). Tali iniziative sono concepite come interventi di integrazione abitativa “ponte” verso un intervento globale da parte dei servizi di welfare locale e l'avvio di percorsi di progressiva autonomia dei destinatari finali. Le attività sono costituite da interventi di minimo adeguamento/riqualificazione degli spazi, utilizzati come strutture per l'ospitalità temporanea dei destinatari e nella realizzazione di concrete azioni di accompagnamento per l'inclusione abitativa di emergenza quali erogazione di contributi di sostegno all'autonomia abitativa, incentivi ai locatori/affittuari quali il pagamento dei canoni di locazione, il pagamento delle utenze domestiche, realizzazione di progetti per favorire l'autonomia (tutoraggio personale) con azioni volte a trovare soluzioni abitative mediante attività di mediazione; interventi di accoglienza, consulenza, riorientamento e misure di sostegno all'inserimento lavorativo; progetti di integrazione abitativa, anche in forma di convivenza, avvalendosi di figure professionali qualificate con profilo di educatori, assistenti sociali, mediatori linguistici e psicologi. Le azioni di sensibilizzazione e di community building destinate alla comunità residente consistono nella progettazione e realizzazione di incontri tematici di sensibilizzazione (incontri aperti) su temi rilevanti che coinvolgeranno sia la popolazione locale che i destinatari finali.

Destinatari/Ambito di intervento

Persone migranti regolarmente soggiornanti in condizione di grave vulnerabilità, che sono fuoriuscite dai percorsi di accoglienza, che non hanno ancora raggiunto un sufficiente livello di integrazione e che vivono in condizioni di emergenza sociale e abitativa.

Obiettivi

Sono obiettivi specifici del progetto:

1. contrastare i gravi rischi sociali e di convivenza originati da un mancato o interrotto percorso di integrazione, attraverso mirati progetti individuali di impegno civico, avviando anche percorsi di autonomia socio-lavorativa;

2. garantire l’identificazione ed una rapida ed efficace presa in carico delle situazioni di particolare criticità e vulnerabilità in cui versano i destinatari del progetto, soprattutto nelle periferie e nelle aree maggiormente a rischio della città, mediante il ricorso ad unità mobili di supporto, one-stop-shop ed équipe multidisciplinari;

3. prevenire le conseguenze sociali e derive in termini di sicurezza di una mancata integrazione abitativa, soprattutto in aree a rischio, mediante interventi per la realizzazione di rifugi protetti e di co-abitazione solidale;

4. garantire condizioni di sicurezza e ordinata convivenza nelle aree a rischio mediante la condivisione e compartecipazione; rafforzare coesione sociale e senso di comunità nei territori interessati, mediante iniziative pubbliche di informazione, comunicazione e sensibilizzazione;

5. contrastare il degrado delle periferie e aree svantaggiate e favorire occasioni di integrazione, mediante l’organizzazione di attività laboratoriali e di incontro negli spazi e nodi di aggregazione sociale nella disponibilità dei Comuni.

Fonti di finanziamento

EU emblem_colour_low-resolution.jpgIl progetto è finanziato dal Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione 2014-2020 (PROG-OE3846)

Allegati

Link esterni
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