Roma Capitale

Il Piano Sociale Municipale è lo strumento di programmazione triennale (2018–2020) del sistema dei servizi sociali territoriali che viene realizzato in modo partecipato, coinvolgendo i cittadini singoli e associati del territorio e le Istituzioni pubbliche e private chiamate a rispondere ai bisogni socio-assistenziali, socio-educativi e socio-sanitari delle persone che risiedono o transitano nel territorio municipale.

Il Piano Sociale Municipale elabora strategie di risposta ai bisogni della comunità locale, tenendo conto delle risorse disponibili e attivabili e costruendo sinergie fra istituzioni e cittadini per la realizzazione delle azioni pianificate.

Qui di seguito sono consultabili i documenti già prodotti dall’Amministrazione e propedeutici alla costruzione del Piano Sociale. Successivamente saranno inseriti i documenti dei lavori dei Tavoli Partecipativi del Piano Sociale Municipale. 

- donne italiane e straniere con o senza figli minori vittime di violenza ed in particolare di violenza intra ed extra familiare

- alunni con bisogni educativi speciali per i quali sono progettati e realizzati percorsi formativi che facilitano la loro inclusione nella realtà non solo scolastica, in ottemperanza a quanto previsto dagli articoli 3 e 34 della Costituzione e dalla vigente normativa in materia; 

- ogni cittadino che presenti problematiche socio-sanitarie o difficoltà ad accedere e fruire dei servizi.

 Ci si pone i seguenti obiettivi specifici:

-Analizzare le fonti quantitative, qualttative ed etnografiche, relative al territorio del Municipio Roma V, realizzando insieme una review della letteratura scientifica e della documentazione, con un repertorio di tavole e mappe sulle tematiche e le finalita del progetto; -Realizzare una ricerca etnografica, multidimensionale e gencler oriented, sulla società locale del Municipìo Roma V, per fare emergere i bisogni dalla popolazione residente a partire dalla componente migrante, ma non limitandosi ad essa, monitorando al contempo il grado di rispondenza dell'offerta dei servizi locali; - Individuare azioni di miglioramento e reciproco adeguamento fra i servizi e la società locale, in specifico le collettività migranti presenti nell'area, individuando protocolli di interazione e aprendo spazi di confronto pubblico e reciproco ascolto fra la rete dei servizi e i network sociali presenti, migranti o meno; - Sostenere la componente femminile, giovane e adulta, con specifica attenzione alla complessità della realtà migrante; nella costruzione di percorsi di consapevolezza sulla sessualità lavorando sull'inclusione sociale anche nel settore della salute; - stimolare processi di integrazione fra le organizzazioni principali, associative, favorendo la possibilità di espressione dei migranti sulla formazione di un network territoriale qualificato; -valorizzare il territorio e lra dimensione locale come fattore di integrazione e azioni di sostegno al vicinato interculturale, inteso come condivisione di luoghi, come cura dell'identità locale, per una nuova sostenibilita sociale ed ambientale.

- prevedere una particolare attenzione al primo contatto con la donna vittima di violenza o maltrattamento, vissuti spesso per molti anni nel segreto e nel silenzio dando risposta ai suoi bisogni d’ascolto, accoglienza, empatia, sostegno nello svelamento del maltrattamento; - definire le modalità di raccolta dei dati e di periodici confronti con riferimento l’Osservatorio per le donne vittime di violenza e in situazione di disagio e i loro figli minori; - confrontare le rispettive modalità operative per ottimizzare le risposte; - mettere a disposizione di tutti gli operatori di questo Protocollo la rete a supporto delle donne per poter indirizzarle con competenza ai diversi servizi, per avviare adeguate ed efficaci risposte; 

- semplificazione dell'accesso e della fruizione dei servizi. in particolare per persone con vulnerabilità socio sanitaria; organizzazione e gestione integrata dei servizi socio sanitari.

• Protocollo Violenza di Genere (pdf di 180 Kb)
• Protocollo P.U.A. (pdf di 339 Kb)
• Protocollo d'intesa (pdf di 280 Kb)
• Delibera di Consiglio 32 del 28 luglio 2015 (pdf di 33 Kb)