"Buon compleanno Garbatella", 11 giorni di festa

Tematica: Iniziative ed Eventi

13 febbraio 2018

Ha un’identità forte, la Garbatella: chi ci è nato e ci vive sente appartenenza e un certo orgoglio. E la vita sociale, qui, non è mai stata scalzata dallo schiacciasassi della città-alveare moderna, postmoderna e comunque produttrice di anonimato. Qui ci si conosce, ci si ritrova, spesso ci si dà una mano. Del resto la Garbatella è davvero un unicum: il quartiere-giardino dove trovi la più bella, la più umana edilizia popolare mai realizzata in Italia. Dove spesso, tra deliziose macchie di verde condominiale, sentieri in salita e fontane  ti chiedi se questa specie di Shangrilà alla gricia sia davvero un pezzo di città e non una proiezione onirica. E dove non cambieresti uno dei tanti “lotti”, col loro ornato tardo-liberty italico, per cento odierni loft farciti di domotica.

 

Quartiere sanamente e motivatamente orgoglioso di se stesso, dunque. Che dal 1999 festeggia ogni 18 febbraio il proprio compleanno, riferito a quel 18 febbraio 1920 in cui della nascente Garbatella fu posata la prima pietra in piazza Brin (dov’è ancora visibile). Ogni anno associazioni di quartiere e artisti rinnovano il rito garbante, come si dice qui, mettendo insieme tradizione e stimoli contemporanei, memoria popolare e cultura del territorio. Così anche quest’anno: dal 14 al 25 febbraio è un susseguirsi di mostre di foto storiche, cortei di piazza in piazza, bande, inaugurazioni di opere d’arte dedicate, canzoni romane, visite guidate (vedi il programma). Non mancano l’annuale elezione di “Nonna Garbatella” al centro anziani di via Pullino (il 18/2) e l’ormai canonico concerto della banda della Polizia Locale in piazza Brin (cellula d’origine del quartiere, come detto).   

 

E ancora: l’inaugurazione – domenica 18 – di un nuovo mosaico “di quartiere”, realizzato dalla Scuola comunale di Arte e Mestieri “Nicola Zabaglia" ed esposto sui muri di via delle Sette Chiese (al civico 23); rinviata invece, per motivi tecnici e per il previsto maltempo, la Marcia della Pace già in programma il 22 con i bambini delle elementari e medie, da piazza Sauli all’ulivo della pace in piazza Oderico da Pordenone.

 

La Garbatella si celebra e ha le sue ragioni. Ma nella sua peculiare identità c'è anche il seme dell'accoglienza: è, sì, un paradiso urbano con ampie e quasi rarefatte enclave di tranquillità. Ma non è un'isola, tutt'altro. E alla festa è lieta d'invitare chiunque (romano, turista, passante...) abbia voglia di riscoprire il bello di vivere a misura d'uomo e d'essere comunità.

 

PV

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