Rifugiati, pubblicato il bando per l'accoglienza in famiglia

Tematica: Sociale

10 luglio 2019

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 È stato pubblicato il bando relativo al nuovo progetto denominato: Dalle Esperienze al Modello: l’accoglienza in famiglia come percorso di integrazione, che vede Roma Capitale partner protagonista.

Tra gli obiettivi principali: l’inclusione sociale dei titolari di protezione internazionale, l’accompagnamento alla piena indipendenza per chi esce dalle strutture di accoglienza della capitale (almeno 50 persone nel territorio romano), la verifica dell’efficacia e la sistematizzazione di tale modello in Italia, prendendo a riferimento esperienze affini in ambito europeo.

 

L’Amministrazione capitolina è partner del progetto, che coprirà il triennio 2018-2021 e coinvolge i Comuni di Bari, Macerata, Palermo, Ravenna insieme  all’Università di Tor Vergata e alla onlus Refugees Welcome Italia. Il progetto è finanziato dal Fami, Fondo asilo migrazione e integrazione, istituito dall’Unione Europea e gestito dal Ministero dell’Interno.

 

Il piano intende superare i limiti di una nuova forma di assistenzialismo: con la redazione di un albo delle famiglie disponibili crea una ulteriore risorsa che si innesta nel sistema complessivo di risorse del welfare e offre un messaggio forte e chiaro di inclusione. Le famiglie interessate possono contattare Refugees Welcome e rendersi disponibili per una sperimentazione di sei mesi, nel corso dei quali l’organizzazione le affiancherà passo dopo passo nella delicata azione di accoglienza.

 

“Avevamo annunciato questo progetto e finalmente possiamo farlo partire”, dichiara l’assessora alla Persona, Scuola e Comunità solidale Laura Baldassarre. “Esso ripensa globalmente tutto il modello di accoglienza che, grazie alle famiglie concentrate su numeri contenuti di persone accolte, diventa diffusa e capillare sul territorio, puntando e integrando i servizi della città dedicati all’inclusione. Ma l’efficacia di ogni iniziativa politica dipende concretamente dal contesto che la politica stessa riesce a influenzare. La sinergia tra cittadini, terzo settore e istituzioni creata da questo progetto è funzionale alla nostra visione di Comunità ed interviene in un momento in cui è necessario sottolineare le responsabilità della società tutta nei confronti dei più fragili”.

 

La brochure

 

RED

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