Toponomastica, ok Giunta a cambio nome per strade intitolate a firmatari Manifesto Razza

Tematica: Toponomastica

11 settembre 2019

Campidoglio

Ultime battute dell’iter per cambiare i nomi a due strade e un largo di Roma intitolate ora ad Arturo Donaggio ed Edoardo Zavattari, firmatari del Manifesto della Razza. Dopo il percorso partecipativo portato avanti dall’Amministrazione insieme agli studenti e ai cittadini dei Municipi IX e XIV, la Giunta capitolina ha dato il via libera per intitolare via Arturo Donaggio al medico Mario Carrara, largo Arturo Donaggio alla fisica Nella Mortara e via Edoardo Zavattari alla zoologa Enrica Calabresi.

 

L’iter è iniziato circa un anno fa, quando la sindaca Raggi scrisse ai cittadini residenti. Il percorso ha visto incontri aperti con la cittadinanza. Dopo che la commissione consultiva di Toponomastica di Roma Capitale ha individuato una rosa di 10 nomi, a esprimere la propria preferenza sono stati gli alunni delle scuole I. C. Bernardini, plesso Ada Tagliacozzo e Antonio Gramsci, Paola Sarro, Scientifico Louis Pasteur, Istituto Vittorio Gassman, Istituto De Amicis – Cattaneo, Istituto Tecnico Industriale Enrico Fermi, Istituto Luigi Einaudi, Plauto, Alberti, Fiumegiallo, Purificato, Majorana, attraverso la piattaforma elettronica sviluppata dagli studenti dell’Istituto Vittorio Gassman.

 

“Sono orgogliosa del processo di partecipazione che abbiamo portato avanti nell’ultimo anno e che ha visto protagonisti cittadini e studenti. Non avremo più via Donaggio ma via Carrara, niente largo Donaggio ma largo Mortara, non leggeremo più sulle mappe via Zavattari ma troveremo via Calabresi. Credo sia molto significativo che la scelta sia caduta su tre scienziati, tra i quali due donne, che ebbero il coraggio di opporsi e non si resero complici dell’orrore delle leggi razziali. Ringrazio i cittadini e i commercianti delle strade interessate e assicuro che gli uffici dell’Amministrazione faranno il massimo per agevolare il passaggio e la modifica dei documenti”, afferma la sindaca Virginia Raggi.

 

“Cambiare denominazione a strade e piazze è un atto che si può compiere solo quando ci sono fortissime motivazioni, dunque un accadimento eccezionale, e così è ad 80 anni dalla promulgazione delle infami leggi razziali volute dal fascismo. Decidere di sostituire i nomi di coloro che avevano sostenuto il Manifesto della Razza con quelli di chi si è opposto al fascismo è stato un atto molto forte per provare a riflettere sulle responsabilità del ventennio e chiamare i cittadini a pronunciarsi per scegliere nuove denominazioni è stato, a mio giudizio, il miglior percorso in questa circostanza. La città cambia - anche - scegliendo come chiamare i luoghi dove viviamo e lavoriamo. La sindaca Virginia Raggi ha fortemente lavorato per questo atto in cui si ribadisce con forza che Roma è antifascista, come testimonia anche la medaglia conferita dal Presidente della Repubblica”, dichiara il vicesindaco con delega alla Crescita Culturale e presidente della commissione consultiva di Toponomastica, Luca Bergamo.

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