Autorizzazione per la Concessione Occupazione Suolo Pubblico permanente o temporanea

Descrizione

L’utilizzazione di spazi ed aree pubbliche o private soggette a servitù di pubblico passaggio nel territorio di Roma Capitale è regolamentata dalla Deliberazione Consiglio Comunale n. 75/2010 e dalla Deliberazione Assemblea Capitolina n. 39/2014.

 

L’occupazione di suolo pubblico o privato soggetto a servitù di pubblico passaggio si distingue in:

- Permanente, quando viene autorizzata per l’intero anno o per un periodo di almeno sessanta giorni, ricorrente per almeno due anni consecutivi, a condizione che conservi le stesse caratteristiche, quali la tipologia, il periodo e la superficie;

- Temporanea, l’occupazione autorizzata per un periodo inferiore all’anno. Nel caso di cantieri edili e stradali, l’occupazione di suolo pubblico è comunque temporanea, indipendentemente dalla durata degli stessi e fino alla dichiarazione di termine dei lavori.

 

Per potere occupare il suolo pubblico o privato soggetto a servitù di pubblico passaggio in modo permanente o temporaneamente è necessaria una concessione.

La domanda di concessione deve essere presentata al Municipio in cui ricade il suolo pubblico, salvo nei casi in cui è prevista la competenza di una Struttura Centrale.

Le occupazioni di suolo pubblico realizzate con tavoli, ombrelloni e fioriere sono consentite, previo rilascio di concessione, agli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande che prevedono consumazione al tavolo e ai titolari di esercizi in cui sia prevalente l’attività di somministrazione di alimenti e bevande.

I titolari di esercizi commerciali possono richiedere concessione di occupazione di suolo pubblico per motivi funzionali alla svolgimento dell’attività, che non comportino ampliamento della superficie di vendita.

 

Per la concessione Permanente o Temporanea di suolo pubblico è dovuto un canone che varia in funzione del valore economico dell’area utilizzata, della sottrazione di spazi imposta alla collettività e agli interessi pubblici connessi all’occupazione.

 

Il canone di occupazione suolo pubblico può essere pagato in due rate di uguale importo, senza applicazione di interessi, nei mesi di gennaio e giugno dell’anno di riferimento. se superiore a cinquecento euro, può essere pagato in quattro rate di uguale importo, senza applicazione di interessi, nei mesi di gennaio, aprile, luglio e ottobre dell’anno di riferimento. Se l’occupazione ha inizio nel corso dell’anno, la rateizzazione può essere effettuata tenendo conto delle scadenze ancora utili, fermo restando il pagamento della rata iniziale prima del rilascio dell’atto di concessione.

(La somma dovuta è arrotondata per eccesso se la frazione decimale è uguale o superiore a cinquanta centesimi di euro o per difetto se inferiore a detto limite.)

Il canone per l’occupazione temporanea non può essere rateizzato.

L’omesso o parziale pagamento del canone comporta l’applicazione di una penale pari al 30% del canone dovuto o del restante canone dovuto, oltre agli interessi legali da computarsi a giorno a decorrere dalla scadenza del termine entro il quale doveva essere effettuato il pagamento; l’Ufficio competente notifica al titolare della concessione un avviso di pagamento del canone, maggiorato degli interessi e della penale del 30% e procede alla notifica del provvedimento di dichiarazione di decadenza della concessione, salvo definizione del pagamento.

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