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Restauro conservativo delle facciate dell’edificio scolastico “Alberto Cadlolo”

 

I lavori del restauro conservativo della scuola Alberto Cadlolo restituiranno alla Città di Roma

un edificio storico senza oneri per l’Amministrazione e per i romani. Questo sarà possibile grazie

ad un progetto pilota di partenariato pubblico-privato, il primo in assoluto a Roma.

 

Stato: Concluso

 

 

Durata del progetto: dal 1 marzo 2021 al 31 marzo 2023

 

Descrizione del progetto

Oggetto dell’intervento di restauro sono le facciate della scuola “Alberto Cadlolo”. Il progetto di restauro e la direzione dei lavori sono stati condotti dall’Architetto Paolo Rocchi. Il primo passo per affrontare correttamente il restauro di un bene architettonico è rappresentato dall’approfondimento storico-scientifico. A questo proposito è stata effettuata una ricerca storico-bibliografica mediante l’acquisizione del materiale conservato presso l’Archivio Storico Capitolino, l’Archivio della Conservatoria e l’Archivio della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’Area Centrale di Roma e approfondita la lettura dei principali testi che riportano notizie sulla Scuola, realizzata su progetto di Vincenzo Fasolo nel 1921.

Si è dunque proceduto, dopo un’attenta ricerca storica, all’identificazione dei materiali e delle finiture presenti riportati sui rilievi geometrici eseguiti con la tecnica del laser scanner. La successiva analisi delle forme di alterazione presenti ha consentito d’individuare le tipologie e le cause di degrado, suddivise per materiale, e gli interventi che possano arrestare i processi di alterazione, prevedendo operazioni di pulitura, consolidamento, reintegrazione delle parti mancanti e protezione finale. Sulla base dei risultati di questa prima indagine, sono stati redatti gli elaborati grafici che rappresentano la mappatura delle forme di alterazione alle quali corrispondono gli interventi previsti sulle facciate. In particolare, sono stati analizzati i prospetti su via del Mastro, Lungotevere Tor di Nona, via della Rondinella e via dei Vecchiarelli, comprese le facciate del cortile.

Il progetto è stato modulato in conformità ai criteri del restauro; in particolare il ‘minimo intervento’ secondo cui s’interviene ove davvero necessario. È stato rispettato anche il criterio della ‘compatibilità’ dei materiali, proponendo l’impiego di metodi e materiali compatibili dal punto di vista chimico fisico e meccanico con i materiali esistenti. Questa modalità di procedere dà garanzia sulla durabilità dell’intervento nel tempo.

L’individuazione puntuale degli interventi da eseguire rientra in una riflessione più vasta di quello che sarà l’esito dell’intervento, non soltanto volto ad arrestare i fenomeni di degrado in atto, ma anche a restituire l’unità figurativa e d’immagine.

In questo progetto è pertanto evidente il duplice aspetto del restauro: da una parte conservativo in quanto l’impiego di materiali e metodologie mira alla conservazione dell’autenticità di quanto presente sulle facciate (materiali, tecniche esecutive, elementi decorativi, ecc.), dall’altra rivelativo perché le reintegrazioni necessarie servono a rendere nuovamente leggibile l’architettura definita

nelle sue componenti di vuoti, pieni, finiture, elementi architettonici e decorativi.

Il progetto delle facciate è basato sui principi del restauro con l’obiettivo di conservare la materia antica, arrestare i processi di degrado in atto e procedere con le necessarie reintegrazioni in modo da “rivelare” e rendere l’opera nuovamente leggibile nella sua architettura.

Il restauro delle facciate della scuola “Alberto Cadlolo” ha una ricaduta importante anche sul contesto urbano nel quale la costruzione è inserita, per questo è particolarmente importante contribuire a valorizzarlo e a sottrarlo al degrado.

 

 

 

 

 

 

 

Destinatari/Ambito di intervento

La città di Roma, i cittadini romani, gli studenti della scuola “Alberto Cadlolo”.

L’istituto si trova in prossimità del tridente di ponte S. Angelo a Roma, in una zona urbana molto stratificata: occupa il lotto compreso tra Lungotevere Tor di Nona, via del Mastro, via dei Vecchiarelli e via della Rondinella. La costruzione dell’edificio, progettata dall’architetto Vincenzo Fasolo. L’ultimazione dell’opera è datata 14 settembre 1925.

Obiettivi

L’obiettivo è quello di restituire decoro a una scuola storica della città, che peraltro ha sede in un edificio d’epoca che ospita anche un’importante scuola di alta formazione, con la quale dialoga visivamente e architettonicamente, e riconsegnare alla collettività un bene pubblico a costo zero per l’Amministrazione, aprendo la strada a moltissimi altri progetti di partenariato nella Capitale.

 

Fonti di finanziamento

Per la prima volta a Roma è stato possibile applicare, in ambito scolastico, la procedura del Project Financing per il restauro delle pregevoli facciate principali della Scuola Alberto Cadlolo, pesantemente degradate, con il reperimento dei finanziamenti tramite i proventi della pubblicità esposta sui ponteggi allestiti per l’esecuzione delle opere.

La RTI Sorgente Rem/Urban Vision si è aggiudicata la gara in Project Financing di Roma Capitale, Municipio Roma I Centro, con provvedimento emesso nel mese di giugno 2020, e riconsegnerà alla collettività un bene pubblico a costo zero per l’Amministrazione.

Sorgente Rem è la società di Sorgente Group Italia operativa nel settore del restauro conservativo di immobili di pregio, complessi monumentali, beni architettonici, artistici ed archeologici.

Urban Vision è una Media Company leader nel fund raising finalizzato alla tutela del patrimonio artistico e culturale e alla riqualificazione di importanti aree urbane.

Atti, documenti e normativa

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